martedì 31 marzo 2020

Nuovo editore


Che dire della casa editrice CasaSIRIO editore  nata  coraggiosamente nel panorama politico italiano, in un momento così decadente per i libri, in cui le librerie chiudono e gli editori campano con libracci di canzonettari, attrici, attricette, gruberiadi,? Che dire se non applaudire e incoraggiare i tre fondatori?

Il fondatore di Repubblica a un intervistatore che gli chiedeva cosa consigliasse alla direzione di un nuovo giornale, rispose che valutava come ottima la possibilità di esplorare il campo della destra così come Repubblica e l'Espresso avevano fatto con la sinistra. In realtà i due giornali non esplorarono ma assimilarono e coprirono i relitti in disfacimento del partito comunista, avviandoli non alla democrazia ma alla repubblica di Platone, alle Elite potenti, alla conquista dei centri cittadini, ma a parte ciò, molti di noi ritengono che il consiglio di esplorare il pensiero di destra nelle sue varie articolazioni, ricche di pensiero, sia una via da percorrere.
A noi di interclassisti o destra che abbiamo difficoltà a farci pubblicare, che da cinquant'anni subiamo l'odioso giogo culturale della sinistra, un nuovo editore fa sempre sperare in una casa editrice culturalmente non allineata. Questa come sarà? Accettiamola comunque e battiamo le mani.
Arriveranno comunque per noi tempi migliori vista la situazione attuale che si trascina da anni e ha portato la cultura italiana all'incultura. L'italia non fa figli e non fa neppure musica e romanzi. Un tempo gli dei della musica erano i grandi compositori come Verdi e Puccini, oggi sono le bacchette magiche, i grandi directstrar in coppia con i grandi registar, tutta gente prolifica come i muli. Non è più uscito un grande romanzo dai tempi del Gattopardo e anche quello è uscito per miracolo, visto che era stato scartato da gli editori a cui era stato sottoposto, I grandi film sono finiti da chissà quanto tempo, e con loro anche i grandi attori,. i testi teatrali, ecc.
Io che leggevo di giorno, di notte, in ferie, da vent'anni non entro più in una libreria e il motivo l'ho esposto in un saggio che naturalmente nessun editore ha preso in considerazione. La stessa fine hanno fatto dei miei dieci romanzi anche se solo due li ho proposti. La stesso per i miei quattro saggi di filosofia, ma gioisco comunque quando tre amanti della lettura aprono un nuovo editore. Auguri..


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