Le grandi democrazie come gli Stati Uniti la Svizzera la Gran Bretagna resistono al tempo, ai secoli solo se conservano un ordinamento confederale, presupposto per la non omogenizzazione del pensiero, delle culture, delle tradizioni, delle abitudini che, creando uniformità, spesso forzata, schiacciano diversità ma la diversità, la libertà delle diversità, sono le matrici della creatività culturale, del progresso civile e conoscitivo, delle grandi opere d'arte, il terreno fertile perché, come in Atene, a Venezia, a Firenze, a Milano a Mantova, nascano le opere d'arte, fioriscano il pensiero libero, la letteratura, la filosofia, la matematica, la scienza. Dante credeva nell'impero ma scrisse nel volgare fiorentino. Le città rinascimentali cercavano di liberarsi dai due totalitarismi del papato e dell'impero ma questi riuscivano a dare le loro zampate: Galileo fu costretto all'abiura e Giordano Bruno fu bruciato vivo al campo dei Fiori.
Non illudetevi che la democrazia possa resistere alla volontà unificatrice, imperialista della UE. Neppure il senato romano, la particolare democrazia romana, la sua libertà di pensiero riuscirono a resistere al pensiero dell'unità, al pensiero della sovranità dei cittadini, al rifiuto della pace e dell'armonia. I pochi Bruto in circolazione riusciranno a impedire la che la democrazia UE si trasformi in un impero? Con gli stessi insegnamenti alle elementari, alle medie inferiori e superiori, alla università, alle stesse convenzioni sociali, alle stesse leggi universali che valgano per le culture, le religioni, le non religioni, le società più diverse.
La democrazia è inimicizia, (Nel senso dell' '"amico, nemico di Carl Schmitt), diversità, non armonia e pace. Non lo è neppure nel tempo del Covid.
Si sente continuamente invocare l'abolizione delle regioni in Italia. l'abbandono delle nazioni in Europa, ma chi contrasterà l'impero, chi proteggerà la democrazia dopo che i furfanti del PD hanno accettato Conte e i DPCM, esautorando il parlamento, dopo che gli ignoranti estensori della costituzione non sono neppure riusciti a capire che i crimini e la politica di repressione del crimine sono cose diverse ed hanno assegnato al potere giudiziario tutta la politica di repressione del crimine, dopo che viene finanziata dallo stato la stampa cartacea, (immane spreco di denaro e alberi) si dedica a insultarci, dopo che le televisioni sono tutte in mano dell'Elite?
Oggi c'è il covid, domani ci sarà l'emergenza fame e povertà o il covad o il covud e allora perché non dire che siamo sempre in emergenza e togliere di mezzo questa ingombrante democrazia e fare come la Cina che ha saputo combattere il Covid così bene?
Perchè non affidarci all'Europa che ha fatto miracoli decidendo che le banane non lunghe tot, le mele non tonde tot, non sono banane e mele, cosa decideranno dei nostri pensieri per chiamarli pensieri?
Ci salva pensiero unico per il quale le banane piccole non sono banane, le mele e le pere piccole non sono pere, le diversità diventano volontà generale, le diversità delle memorie diventano MEMORIA CONDIVISA, ossia memoria unica?
Memoria condivisa sulle Foibe, sulla guerra civile? No, grazie noi ci teniamo la nostra e smettetela di cercare di imporci la vostra.
Il pensiero radical chic parla di noi come sovranisti ma nella sua ignoranza, con tutti i suoi espertoni e sociologoni, non si sono neppure degnati di uscire dall'insulto culturale per cercare di capire quello che chiamano "IL BARBARO UNIVERSO SOVRANISTA", per cercare di esplorarne le ricche articolazioni, le ricche diversità.
Se confederazione deve essere perché le repressioni furibonde contro la Catalogna, contro i paesi baschi. Perchè non si dà l'indipendenza all'Alto Adige, alla Corsica e in genere a tutte le regioni che la vogliono? Dobbiamo arrivare un bel giorno a guerre dilanianti come quelle dei Balcani? L'UE tace ma non esiste l'autodeterminazione dei popoli sancita dall'ONU?
Rinvio la continuazione ad altri post.
Ezio Saia
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