Che si fa quando di notte si combatte con gli acufeni? Ovviamente si sente musica e nel novanta per cento dei casi, il mio è fra questi, gli acufeni scompaiono. Si satura l'orecchio con la musica e la pressa che batte a circa due metri alla mia destra (il mio criminale acufene) scompare. Quindi non c'è alcun combattimento. L'annullamento è così totale che per sapere se è passato o se c'è ancora, sono costretto a spegnere la musica. Che si fa in quelle ore d'attesa? Qualche volta non faccio altro che sentir musica, qualche volta leggo o sto al P.C. a scrivere. Leggo romanzi e racconti, poca filosofia, poca saggistica, rileggo. Questa sera Strauss (dalla danza alla fine di Salome) e Boris ( il primo atto) poi un ottetto di fiati barocco mentre leggevo racconti di Borges.
Questa notte La donna del lago. Non tutta solo due brani presi da You Tube. Molto belli entrambi. No, il Rossini tragico non è solo il Guglielmo Tell. come il Rossini comico non è solo il Barbiere. Due grandi capolavori ma non meno grandi sono Il Conte Ory, Elisabetta regina dì'Inghilterra, La Cenerentola e quell'autentico gioiello che è L'Italiana in Algeri. Perchè si guarda con sufficienza a questo Rossini scatenato, giocoso, senza freni . L'Italiana è un vero capolavoro. Lo senti sempre con piacere da cima a fondo e ti trasmette, leggerezza, brio, serenità. Perchè il Conte Ory non viene neppure nominato nonostante quel sublime duetto erotico? Degno di Mozart? No, basta dire "degno di Rossini", anche se un Rossini così erotico non s'era mai udito.Forse noi Italiani dimentichiamo questo babà perché scritto in francese per i Francesi?
Il duetto tra Arnoldo e Tell del primo atto. Esplode, s'attorciglia, si distende, s'accavalla. Musica! Voce! un fiume di musica. Il Tell è un fiume di musica, ma questo due voci maschili che s'aggrovigliano, che lottano, che si liberano per nuovamente avventarsi e schivare, sono magiche. Di nuovo nel secondo atto. Di nuovo Tell e Arnoldo. Taglio drammatico e annuncio della morte del padre per mano del dittatore Gessler. Esplode la disperazione di Arnoldo "IL PADRE OHIMÈ MI MALEDIVA." Fa venire i brividi. La disperazione è urlata e il commento di Tell e del compagno "Egli appena respira" è ripetuto, incrociato con il grido straziante e ripetuto di Arnoldo e lo rende più tragico.
L'aria QUAND'ERO PAGGIO, ciò che la precede e ciò che la segue fino al parossistico defenestramento nel Tamigi dentro una cesta. Il pezzo della taverna fino all'accordo per la mezzanotte nella foresta e quel che segue fino alla fuga comica. Ho dimenticato qualcosa?
Tutto questo è divino e il resto vale poco! Ma esiste un resto? No! Non esiste! Tutto è divino nel Falstaff! Ho dimenticato qualcosa? Ho dimenticato qualche nota da qualche parte? NO! Non mi pare.
Allora possiamo dirlo davvero e con tranquillità che il resto vale
Stasera il finale del primo atto dell'Italiana in Algeri, il Trio del Conte Ory e la partita a Poker
Sentita la giocata a Poker nella Fanciulla del West di Puccini e subito dopo il trio del Conte Ory di Rossini. Il grosso contro il sublime! Questo Puccini non mi piace. Mi piace quello popolare, quello della Manon Lescaut, della Butterefly, di Tosca, di Boheme, della piccola Liu. Questa notte nell’elenco c’è il duetto "Tu amore tu", ecc. con Domingo e la Scotto dalla Manon . Ma intanto ecco che arriva il conte Ory e questo Rossini sensuale, erotico, lirico è una intrigante manna, un Mozart rossinizzato e come! Altro che Puccini!
Ma Puccini è Puccini e di questo duetto d'amore, di questo "Tu amore tu," uno dei più belli di Puccini, forse il più bello parlerò ancora.
Se siete nauseati dalla musica, parlo soprattutto della musica
romantica, passate alla dodecafonia. Che respiro di sollievo! Un po’ di sana
disciplina di note! Un po’ di musica asciutta, che non deborda, che non sbava, che
non si fa travolgere dai sentimenti, dai colori. Musica avara, asciutta,
ascetica. Quasi rinunciataria. Un po’ di serietà dopo tanto sbrodolare. Schoenberg
e Berg ma anche Dallapiccola.
Ma il miglior Dallapiccola mi pare nel Volo di notte. (Dodecafonico? Non mi
pare. Mi ricorda il Debussy di Pelléas et
Mélisande, che poi è
l’unico che conosco un po’) Ma, comunque, non è Debussy né Schoemberg.
Comunque Volo di notte
mi pare migliore de Il prigioniero. Lo
risentirò presto.
La musica può essere erotica? E come! Veri campioni di erotismo musicale sono, ad esempio, Mozart, Wagner, Monteverdi e Strauss. Non Verdi e neppure Rossini. Non Puccini. Wagner! Erotismo tragico! Cielo, terra? Luce, buio? Il crescendo del Tristano nel giardino incantato sembra un’ascesa erotica: amore totale senza respiro. Lo sto sentendo adesso.
In Mozart, parlo del Matrimonio di Figaro, tutto respira sensualità, turbamento, erotismo. Tutto è turbamento erotico; anche i mobili.
Finale del Tristano - Il canto di Isotta inizia verso il quarto minuto
Questa notte Cherubini. Non Medea che già conosco e che amo
sempre di più come si amano le opere spigolose che non ti corteggiano, che non
ti dicono “Sali sul palco che ti do un bacio.” E’ dura spigolosa
tagliente urlata. E’ scolpita nella pietra: pietra grigia e dura, non certo
arenaria. Ma che bellezza!
Le sinfonie d’apertura del Demofonte e di Anacreon! che
splendore! Un mare di musica che si
allarga, si restringe, ti attira nel suo gorgo, ti scuote. Quella di Anacreon è
la più bella. E dire che, a quanto leggo, l’opera viene giudicata noiosa,
vezzosa, classicista fuori tempo.
Cherubini? Quello della Medea? Possibile? Devo assolutamente
sentire qualcosa di Anacreon stasera; lo cerco e poi lo sentirò,
Un Cherubini mellifluo, svenevole che racconta gentili amoretti di Anacreonte non riesco neppure a concepirlo.
E la sua Incoronazione di Poppea. Che Musica! I duetti
d’amore, il colloquio con la nutrice, la morte di Seneca, l’orgia con Lucano,
l’onnipresenza erotica di Poppea. Un Nerone erotico e innamorato che sbava. E
chi potrebbe immaginarlo?! Ma non c’è solo erotismo e amore anche se c’è tanto
erotismo e amore. Erotismo, musica strascicata, languori, sensualità,
sentimenti. Senza neppure necessità di arie. E’ un grande! Un grande come
Verdi, come Wagner,come Debussy.
A
Mantova con Monteverdi
Con Il ballo delle
ingrate, col Combattimento di
Tancredi e Clorinda, con brani dall’Orfeo. Bella musica ma non bella come l’Incoronazione
A
Venezia coi dogi e Monteverdi dentro S.Marco.
Chissà; sarà per lo squillo argentino delle trombe, sarà
l’associazione tra suono di ntrombe e colore degli ottoni ma Sembra proprio di
vederla, Venezia, sfavillante di ricchezze, di ori, di spettacoli. Ori,
ricchezze, mercanti, navi, spezie, l’elegante aristocrazia, i dogi, il senato,
i teatri. La città che dominava io mari e lottava da pario coi Turchi; più
splendente e ricca di Costantinopoli, beffeggiava l’impero e i turchi.
Tutto questo lo senti nelle trombe di Gabrieli. Anche nei
concerti di voci e strumenti. Gabrieli poi Monteverdi poi Cavalli.
Su You Tube trovi tutto anche autori di cui non hai mai
sentito parlare. Oppure di compositori di cui non hai mai letto una virgola da
qualche parte oppure una citazione o una nota. Tutta gente di cui credi che non
esista nulla di inciso registrato.
Con You Tube ho fatto un incredibile viaggio a ritroso nel
tempo; giù giù fino al tempo di Palestrina. Nella Roma dei Papi, di
Palestrina e di Carissimi,
nella Napoli di Scarlatti,
nella Venezia dei dogi,
delle trombe di Gabrieli Andrea e Giovanni.
E ancora la Mantova di Monteverdi,
nella Venezia di Monteverdi e
Cavalli. Un diluvio di musiche e timbri, di voci e lamenti a scendere verso il
medioevo e a risalire lungo il sei settecento a Napoli, a Milano, a Vienna, a
Parigi.