Cherubini - MUSICA
Come si fa a definire
Cherubini come uno dei tanti compositori di passaggio, di transizione dal
classicismo al romanticismo come fa (mi sembra) Massimo Mila da qualche parte?
dopo aver ascoltato i due Requiem, i due Sanctus, i due Agnus dei, i due Kyrie,
i due Requiem eterna dona…, così commoventi, così veementi E non solo i due
requiem e non solo la messa solenne!
Basta la musica sacra
per capire perché Beethoven lo stimasse tanto! Più di ogni altro compositore
suo contemporaneo.
Poi ci sono le
stupende Ouvertures dalle opere:, quella delle Due giornate, quella dall’Anacreon, quella del Demoofonte, quella dalla Medea. Le due ultime mi paiono le
migliori. Ma non è tutta la Medea un capolavoro assoluto dall’inizio fino
alla fine? Così asciutta, tagliente, scolpita, dura. Quando sei stanco della
melassa di Verdi, Wagner, Ciaikovsky, Puccini, di tutta la musica romantica e
classica, insomma, di tutta la musica tonale, allora come rimedio funziona bene
una buona iniezione di dodecafonia ma se proprio la dodecafonia non si riesce a
digerire allora anche una dose di Cherubini-Medea va bene; meglio se cantato
dalla Callas.
Perché questo Cherubini è
così dimenticato? Musica dura, violenta quella della Medea ma anche dolcissime e umanissima col canto della nutrice.
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